SCAVI
DEL MONTE IATO
Probabilmente
abitata dagli Elimi (o forse dai Sicani) già nel primo millennio
a.C., la città di Iaitas (che divenne Ietas per i romani
e Giato nel Medioevo) entra in contatto con il mondo greco intorno
alla metà del VI sec. A partire dal 300 a.C. conosce il massimo
splendore (e ne sono testimonianza vari edifici pubblici) ed, in
epoca romana, diviene città stipendiaria dell'impero (cioè
soggetta al pagamento delle imposte). Nel XIII sec. gli Arabi ribellatisi
a Federico II. vi si asserragliano e vi subiscono un lunghissimo
assedio, al termine del quale, nel 1246. Giato viene rasa al suolo
e i suoi abitanti vengono deportati a Lucera di Puglia.
VISITA
Uscire dalla statale Palermo-Sciacca a San Cipirello; imboccare
poi la strada per Corleone-Tagliavia. Poco dopo seguire sulla sinistra
la segnaletica gialla indicante gli scavi. Si sale per 5 km (la
strada è asfaltata solo nel tratto iniziale, poi diventa
sterrata e in alcuni punti dissestata). L'ultimo breve tratto si
percorre a piedi.
La città si estendeva, ad un'altitudine di 852 m, su una
superficie di circa 40 ettari.
Un elemento che caratterizza questo sito archeologico è il
contrasto tra la solidità dei muri di epoca greco-romana,
dalle pietre perfettamente tagliate e disposte ordinatamente, e
la provvisorietà dei muri di epoca medievale, costruiti in
maniera molto approssimativa e frettolosa in un momento in cui il
monte Jato costituì più un rifugio provvisorio che
un insediamento definitivo. Le abitazioni di periodo svevo si sono
sovrapposte un po ovunque all'abitato greco-romano (notare in particolare
quelle nella cavea del teatro) e in molti casi hanno contribuito
alla sua distruzione, dato che i materiali degli edifici che ancora
resistevano al tempo vennero in larga parte utilizzati per la costruzione
delle abitazioni.
Agorà
- Risale al 300 a.C. e presenta sul lato ovest uno stoà (portico)
a doppia fila di colonne. Attiguo al lato ovest si trova il bouleuterion,
o sala del consiglio, di pianta semicircolare, che poteva ospitare
fino a 200 persone e di cui sono ben visibili le due porte d'ingresso,
tra le quali si poneva l'oratore per parlare all'assemblea.
Tra gli edifici che fiancheggiavano l'agorà ad ovest, tutti
edificati in epoca romana, si trovava anche un tempio, forse dedicato
a Giove (se ne vedono dei resti). Sul lato sud-ovest dell'agorà
si notano tracce della via lastricata che costituiva l'asse di comunicazione
principale della città e a sud di questa i resti di un tempio
del IV sec. a.C. che, per le caratteristiche costruttive, potrebbe
essere punico.
Procedere
in direzione ovest.
Teatro
- Risale alla fine IV sec-inizio III sec. a.C. Constava di 35 gradinate,
di cui le tre inferiori (una provvista di schienali) erano destinate
alle personalità, e poteva i contenere circa 4400 spettatori.
L'edificio scenico è costituito da una lunga sala con due
estremità sporgenti, i parasceni, che incorniciavano il palcoscenico.
Casa
a peristilio - E' una delle più ampie dimore signorili
conosciute finora del mondo ellenistico. Era costruita su due piani,
attorno a un cortile porticato con colonne doriche al pianterreno
e ioniche al piano superiore.
Ben visibili, sul lato nord del peristilio, i tre ambienti di rappresentanza,
che per la disposizione decani trata delle porte (in modo da dare
agio alla sistemazione dei letti conviviali), dovevano essere sale
da banchetto. In uno di essi si conserva il pavimento in opus signinum,
con un'iscrizione augurale rivolta all'ospite che lasciava la casa
dopo il banchetto. All'angolo nord-ovest del peristilio si trova
il bagno con una vasca (visibile la canalina di scolo dell'acqua)
e nel retrostante locale di servizio tracce del camino che serviva
per il riscaldamento dell'acqua. Attiguo al bagno, un cortile di
servizio con un forno per il pane (ora coperto da terra). Sul lato
sud-est del peristillo si sono ritrovati degli ambienti identificati
come fullonica (tintoria).
Tempio
di Afrodite - Si erge di fronte alla casa, sul lato sud, oltre
la strada lastricata. E stato edificato intorno al 550 a.C. con
criteri architettonici tipicamente greci, ed è per questo
una testimonianza dei primi contatti tra la popolazione indigena
e il mondo greco. A sud del tempio si trovano diversi ambienti destinati
a botteghe, di epoca ellenistica.
A un centinaio di metri a ovest della casa a peristilio, si è
iniziato a portare alla luce una seconda casa a peristilio, di dimensioni
più ridotte rispetto alla prima.
DINTORNI
Museo
Civico di San Cipirello - Via Roma 320. In una piccola sala
sono conservati i reperti degli scavi di Monte Jato. I pezzi di
maggior rilievo sono senza dubbio le sculture che ornavano il teatro,
due menadi e due satiri, seguaci di Dioniso, dio del teatro, e un
leone accovacciato. Attraverso le ceramiche si può inoltre
seguire la storia della città: ceramica indigena incisa,
ceramica greca a vernice nera, ceramica detta terra sigillata di
epoca romana e ceramica invetriata di epoca medievale, In fondo
alla sala è stato ricostruito, in parte, il tetto dell'edificio
scenico del teatro composto da tegole che riportano l'iscrizione
"EATPOY" (del teatro).
|
Palermo
Alia
Alimena
Alimusa
Altavilla Milicia
Altofonte
Bagheria
Balestrate
Baucina
Belmonte Mezzagno
Bisacquino
Blufi
Bolognetta
Bompietro
Borgetto
Caccamo
Caltavuturo
Campofelice Di Fitalia
Campofelice Di Roccella
Campofiorito
Camporeale
Capaci
Carini
Castelbuono
Casteldaccia
Castellana Sicula
Castelnuovo Di Sicilia
Castronovo Di Sicilia
Cefalà
Cefalù
Cerda
Chiusa Sclafani
Ciminnà
Cinisi
Collesano
Contessa Entellina
Corleone
Ficarazzi
Gangi
Geraci Siculo
Giardinello
Giuliana
Godrano
Gratteri
Isnello
Isola Delle Femmine
Lascari
Lercara Friddi
Marineo
Mezzojuso
Misilmeri
Monreale
Montelepre
Montemaggiore Belsito
Palazzo Adriano
Partinico
Petralia Soprana
Petralia Sottana
Piana Degli Albanesi
Polizzi Generosa
Pollina
Prizzi
Roccamena
Roccapalumba
San Cipirello
San Giuseppe Iato
San Mauro Castelverde
Santa Cristina Gela
Santa Flavia
Sciara
Scillato
Sclafani Bagni
Termini Imerese
Terrasini
Torretta
Trabia
Trappeto
Ustica
Valledolmo
Ventimiglia Di Sicilia
Vicari
Villabate
Villafrati
Isola
di Ustica
Monti Madonie
Bosco Della Ficuzza
Mondello
Porticello
San Martino Delle Scale
Solunto
Solanto
Scavi Del Monte Jato
Testi
© Studio
Scivoletto e Michelin Italia. Le foto sono di proprietà
dei rispettivi autori. Ogni riproduzione non autorizzata verrà
perseguita a norma di legge.
acquista
- buy on line
Michelin Green
Guide of Sicily
in
italiano | in
english
|