PALAZZO
ADRIANO
Palazzo
Adriano rientra nel comprensorio provinciale palermitano, alle falde
del cozzo Braduscia, nell'alta valle del fiume Sosio. La citta'
conta circa 3.000 abitanti.
Il
vero sviluppo cittadino si ebbe quando una colonia di profughi albanesi
si trasferi' nel borgo nel corso del 1400. Agli inizi del 1500 il
centro e' dato in enfiteusi ai fratelli Obizzio ed Attilio Opezinga.
Per quasi tutto il 1700 l'enfiteusi passa nelle mani del marchese
Adriano Notarbolo. Nel 1845 esso dipende dalla giurisdizione ecclesiastica
di Agrigento e successivamente di Monreale fino al 1960 quando la
citta' passa definitivamente sotto la giurisdizione della diocesi
della Piana degli Albanesi.
La
citta' si presenta ai suoi visitatori con un fascino antico, testimonianza
dell'originaria nascita cittadina, coservato con caparbieta' dai
residenti ed in grado di conquistare registi del calibro di Giuseppe
Tornatore che qui giro' alcune scene del suo film "Nuovo Cinema
Paradiso".
Dal
punto di vista arstistico e culturale la citta' ha molto da offrire.
La citta' ha due Chiese principali, una adibita al rito greco e
la seconda per quello latino, entrambe situate nella centrale Piazza
Umberto I.
La
prima Chiesa - per il rito greco - e' quella cinquecentesca intitolata
a Maria Santissima Assunta. Essa e' preceduta da una breve scalinata.
Tra le opere qui preservate occorre citare le pregiate tele, l'icona
settecentesca rappresentante L'Assunta e realizzata dal Marsigli
ed un quattrocentesco Crocifisso realizzato dal Marabitti.
La
Chiesa adibita al rito latino e' quella settecentesca dedicata a
Maria Santissima del Lume. Anch'essa ha una suddivisione intena
in tre navate come la precedente e presenta una volta affrescata
ed alcuni dipinti attribuiti allo Zoppo di Gangi ed alla scuola
di Pietro Novelli.
Non
si rimane indifferenti alle attrazioni naturalistiche di Palazzo
Adriano, a partire dal Torrente San Calogero che scorre a breve
distanza dall'abitato, dalla vicina Valle del Sosio dalla grande
bellezza ed importanza naturalistica tanto da esser dichiarata Riserva
Naturale e dai blocchi calcarei ricchi di fossili e meta di studio
e di interesse dei paleontologi, cioe' la Pietra di Salomone - dove
sono stati raccolti alcuni reperti risalenti al Permiano, l'ultima
fase dell'Era Paleozoica - e la Pietra dei Saraceni.
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