CINISI
Cinisi
rientra nella provincia palermitana. Esattamente tale borgo marinaro
si trova a pochi chilometri da Palermo. La citta' conta quasi 9.000
abitanti e si trova a 75 metri sul livello del mare.
La
sua origine risale al lontano 1383 quando i Benedettini del Monastero
di Santa Maria delle Scale ottennero il feudo di Cinisi ed iniziarono
lo sfruttamento economico del nuovo possedimento.
La
citta' ha molto da offrire sia dal punto di vista naturalistico
che culturale.
Ricordiamo innanzitutto le torri, il vero e forse piu' rappresentativo
simbolo cittadino. In citta' si possono ammirare, infatti, la torre-castello
antecedente all'arrivo dei Benedettini e che fu da loro restaurata
ed utilizzata come abbazia per ospitare una delegazione dei frati
benedettini e le varie torri di avvistamento e difensive realizzate
lungo la costa nella seconda meta' del XVI secolo.
La
visita turistica dei vari monumenti sacri cittadini deve obbligatoriamente
iniziare dalla Chiesa Madre dedicata a Santa Fara, la patrona cittadina.
La Chiesa seicentesca si presenta con una sola navata impreziosita
da varie decorazioni realizzate utilizzando marmi policromi. Essa
va ricordata per alcune opere d'arte, come il paliotto dell'altare
arricchito da coralli e lapislazzuli, e la cripta sotterranea costituita
da numerosi cunicoli e contenente numerossissime tombe.
La
citta' accoglie anche un settecentesco Santuario dedicato alla Madonna
del Furi edificato nelle vicinanze dell'omonimo torrente dove, pare,
si erano verificate delle apparizioni della Vergine.
Tra
le Chiese minori cittadine meritano la citazione quella ottocentesca
dedicata alle SS. Anime del Purgatorio e quella ottocentesca del
SS. Sacramento da ricordare perche' comprende delle cripte sotterranee
recentemente restaurate.
Dal
punto di vista naturalistico, Cinisi va ricordata innanzitutto per
il suo litorale roccioso, molto frequentato in estate ed arricchito
dalla presenza di giardini di agrumi.
Ci
sono, poi, i monti Piano Margi e Piano Tavola ed il Bosco Santocanale.
Quest'ultimo ha una formazione molto variegata comprendente una
parte omposta
da lecci, una zona coltivata comprendente alberi da frutto e fichi
d'India ed una parte piu' povera in cui prevale la gariga.
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