CACCAMO
Castello
- Accesso da via Termitana. E' uno dei meglio conservati
della Sicilia. Sorge su uno sperone roccioso e si sviluppa su svariati
livelli, seguendo un andamento a spirale lungo il quale si giustappongono
corpi di fabbrica trecenteschi, quattrocenteschi e secenteschi.
Il primo nucleo, con le caratteristiche del fortilizio, risale probabilmente
all'XI sec. Le strutture difensive vengono ampliate sotto i Chiaramonte,
mentre nel XVII sec., con gli Amato, il castello perde la sua funzione
difensiva per divenire una residenza signorile e si arricchisce
di terrazzi, monofore e bifore.
Visita - Superato un primo cancello, si sale per una
rampa seicentesca che conduce ad un secondo cancello. L'ampio cortile
selciato permette la salita alla Torre Mastra da cui si gode di
un vasto panorama a 360° su Termini Imerese, Mongerbina, Capo Zafferano,
Rocca Busambra e il castello di Vicari. Un bel portale
settecentesco dà accesso alla Sala delle Armi o Salone della Congiura,
dove sembra si siano riuniti i baroni ribelli contro Guglielmo il
Malo. L'interno del castello è stato profondamente rimaneggiato
in epoca recente: dall'ala a sinistra del Salone della Congiura
si può accedere alla Torre Gibellina; a destra, invece, si trova
il Salotto dei Nobili, con una bella finestra pentalobata, e altri
ambienti, dai quali si accede ad una terrazza panoramica.
Ritornare su Corso Umberto I e voltare a destra per raggiungere
piazza Duomo.
Piazza
Duomo - Questo spazio scenografico è disposto su due livelli.
Sul lato nord, più elevato, si affaccia l'armonioso insieme del
Palazzo del Monte di Pietà (XVII sec.) affiancato,
a sinistra, dall'Oratorio del SS. Sacramento e, a
destra, dalla Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio.
L'incantevole scenario costituisce una sorta di terrazza prospiciente
il livello inferiore della piazza: la balaustra, che funge da elemento
di raccordo, è scandita dalle quattro statue del Beato Giovanni
Liccio, di S. Rosalia, S. Nicasio e S. Teotista.
Chiesa
Madre - Dedicata a S. Giorgio, si trova sul lato ovest della
piazza. E' addossata alla rupe del castello da un lato e sostenuta
a valle da possenti arcate che poggiano su bastioni. All'interno
sono da ammirare una bella tela di Mattia Stomer raffigurante il
Miracolo di S. Isidoro Agricola (1641), caratterizzata da uno spiccato
luminismo, e nella cappella del SS. Sacramento un altare in marmo
con pietre dure incastonate, sormontato da un interessante ciborio
con altorilievi marmorei di scuola gaginesca (XV sec.). Degni di
nota anche il fonte battesimale in marmo bianco che si trova a fianco
dell'altar maggiore (1466) e l'architrave dell'ingresso alla sagrestia
(transetto destro) con delicati bassorilievi di Francesco Laurana.
Proseguendo su Corso Umberto I, si incontra in basso a destra la
piazza S. Marco circondata dall'ex-convento dei francescani, dalla
Chiesa dell'Annunziata, fiancheggiata da due torri
campanarie, dalla Chiesa della Badia e dalla ex-chiesa di S.
Marco, di origini trecentesche (se ne vede ancora il portale
a sesto acuto).
S.
Benedetto alla Badia - A navata unica, conserva un superbo pavimento
in maiolica attribuito al palermitano Nicolò Sarzana (XVIII sec.),
purtroppo molto rovinato e in parte coperto da tappeti. Se possibile,
si consiglia di salire al matroneo, un tempo destinato alle suore
di clausura dell'annesso convento non più esistente. per averne
una visione d'insieme e per ammirare la cancellata in ferro battuto
che lo chiude, di pregevole fattura (XVIII sec.). Notevoli anche
gli stucchi dell'abside, di Bartolomeo Sanseverino (XVIII sec.):
nella lunetta in alto è raffigurata la Cena di Emmaus, ai due lati
dell'altare le statue allegoriche della Castità e dell'Obbedienza.
Si riprende Corso Umberto I e poco prima di piazza Torino salire
a sinistra.
S.
Maria degli Angeli (o di S. Domenico) - A due navate, possiede
un pregevole soffitto ligneo a capriate che reca dipinte figure
di santi domenicani (molto danneggiate dall'umidità). Nella cappella
di S. Maria degli Angeli (a destra) sono da ammirare una bella Madonna
col Bambino di Antonello Gagini (1516) e, nell'intradosso dell'arco
di accesso, una serie di piccole tele di Vincenzo La Barbera raffiguranti
i Misteri del Rosario (XVII sec.).
Per
concludere la visita di Caccamo, è consigliabile attraversarla tutta
e piegare in fondo a destra (indicazione centro storico). Percorrendo
questa sorta di breve circonvallazione si ha, ad un certo punto,
una bella visione d'insieme della cittadina con in basso la Torre
Pizzarone, che faceva parte del sistema difensivo esterno
della città, assieme alla Torre delle Campane (oggi campanile del
Duomo) ed all'attuale torre campanaria sinistra della Chiesa dell'Annunziata.
STORIA
Abbarbicata
su una scoscesa roccia alle ultime propaggini del Monte S. Calogero,
questa graziosa cittadina viene fondata probabilmente dai Fenici.
Notizie certe se ne hanno comunque solo in epoca normanna, quando
diviene teatro della rivolta dei baroni siciliani contro l'imperatore
Guglielmo I il Malo. Durante la dominazione aragonese è soggetta
a feudatari spagnoli, diviene signoria dei Chiaramonte nel XIV sec.,
per poi passare alle famiglie Prades-Cabrera, Amato e infine De
Spuches.
|
Palermo
Alia
Alimena
Alimusa
Altavilla Milicia
Altofonte
Bagheria
Balestrate
Baucina
Belmonte Mezzagno
Bisacquino
Blufi
Bolognetta
Bompietro
Borgetto
Caccamo
Caltavuturo
Campofelice Di Fitalia
Campofelice Di Roccella
Campofiorito
Camporeale
Capaci
Carini
Castelbuono
Casteldaccia
Castellana Sicula
Castelnuovo Di Sicilia
Castronovo Di Sicilia
Cefalà
Cefalù
Cerda
Chiusa Sclafani
Ciminnà
Cinisi
Collesano
Contessa Entellina
Corleone
Ficarazzi
Gangi
Geraci Siculo
Giardinello
Giuliana
Godrano
Gratteri
Isnello
Isola Delle Femmine
Lascari
Lercara Friddi
Marineo
Mezzojuso
Misilmeri
Monreale
Montelepre
Montemaggiore Belsito
Palazzo Adriano
Partinico
Petralia Soprana
Petralia Sottana
Piana Degli Albanesi
Polizzi Generosa
Pollina
Prizzi
Roccamena
Roccapalumba
San Cipirello
San Giuseppe Iato
San Mauro Castelverde
Santa Cristina Gela
Santa Flavia
Sciara
Scillato
Sclafani Bagni
Termini Imerese
Terrasini
Torretta
Trabia
Trappeto
Ustica
Valledolmo
Ventimiglia Di Sicilia
Vicari
Villabate
Villafrati
Isola
di Ustica
Monti Madonie
Bosco Della Ficuzza
Mondello
Porticello
San Martino Delle Scale
Solunto
Solanto
Scavi Del Monte Jato
Testi
© Studio
Scivoletto e Michelin Italia. Le foto sono di proprietà
dei rispettivi autori. Ogni riproduzione non autorizzata verrà
perseguita a norma di legge.
acquista
- buy on line
Michelin Green
Guide of Sicily
in
italiano | in
english
|