CAPACI
Capaci
si trova in provincia di Palermo. La citta' e' a circa 50 metri
sul livello del mare. Comprende circa 9.500 abitanti.
Il
suo territorio ha la forma triangolare con il vertice rivolto sul
Monte Raffo Rosso e la sua pendiced occidentale - la Costa MAstrangelo
-, cioe' a sud, mentre nella parte opposta si trova il Mar Tirreno
tra le cui onde si trova l'Isola delle Femmine.
Tutto
il territorio, inoltre, e' riccamente costellato da varie montagne
con pareti che si innalzano su delle zone pianeggianti poste e breve
distanza dal mare.
Grazie
al ritrovamento dei resti di alcune armi, si puo' supporre che la
zona sia stata abitata gia' nel paleolitico e nei pressi del Pizzo
Muletta. La nascita di un vero e proprio centro urbano nella zona
si ha a partire dai primi anni del 1500 quando Francesco Bologna
ottenne la baronia del Feudo di Capaci. Il Barone ebbe il merito
di far edificare un castello ed una torre attorno ai quali incominciarono
a riunirsi i primi nuclei abitativi.
Successiva famiglia nobiliare che domino' la citta' fu quella dei
Pilo. Essi ebbero il merito di arricchire la citta' con l'edificazione
di vari monumenti ed il sostentamento delle varie attivita' economiche,
tra le quali spiccava la pesca ancor oggi abbastanza praticata.
Il
settore economico principale resta sempre quello agricolo, anche
se la citta' sta conoscendo una discreta spinta espansionistica
grazie al nuovo stimolo turistico.
Tra
i vari monumenti raccolti da questa cittadina ricordiamo la settecentesca
Chiesa Madre dedicata a S. Erasmo, edificata durante il dominio
della gia' citata famiglia Pilo su di preesistente impianto. La
Chiesa si presenta con un'ampia scalinata a tenaglia, una severa
facciata con tre portali ed una suddivisione interna in tre navare.
Al suo interno sono conservate svariate opere d'arte, a partire
dalla statua raffigurante San Giuseppe e quella ottocentesca raffigurante
l'Immacolata. Essa e' completata da una volta affrescata che rappresenta
alcuni eventi biblici come l'Assunzione di Maria e l'Incoronazione
e la Gloria degli Angeli e dei Santi.
Tra
le altre Chiese cittadine merita la citazione quella settecentesca
dedicata a San Rocco, recentemente restaurata.
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